Segnalo il libro “E’ la vita, dolcezza” di Gabrilla Kuruvilla, scrittrice e pittrice di padre indiano e madre italiana. Non è un libro consolatorio. Il contenuto è duro e la prosa tagliente. E’ una raccolta di racconti che mettono il luce il disagio e la sofferenza dell’essere “a metà”, sospesi fra due mondi cui non si appartiene mai appieno.
Come forse sapete ho due figlie indiane, anzi keralesi (e anche il padre di Gabriella è keralese, come dice il cognome). Come le mie figlie Gabriella è a cavallo fra due mondi. Una posizione scomoda e a volte dolorosa ma che evidentemente ha stimolato in lei passione, curiosità, creatività.
A volte “non appartenere a due mondi” consente di sfuggire ad una visione monocorde, ai pregiudizi e ai limiti di una cultura e ai dogmi e ai preconcetti dell’altra. Non si è del tutto indiani e neppure del tutto italiani, ma forse si può essere così, “più umani”.
Auguro alle mie ragazze e a tutti i “G2” (i ragazzi di seconda generazione) di scoprire e valorizzare questo scomodo ma straordinario patrimonio. C’è da dare a questo paese che si sta arroccando in difesa e tingendo di grigio una bella mano di colori.
Intanto Vi giro un articolo di Repubblica sul libro e sulla sua autrice.
Cliccare su : http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/spettacoli_e_cultura/passaparola/gabriella-kuruvilla/gabriella-kuruvilla.html
grazie